Si è tenuto ieri alle ore 17,30 presso la Sala Europa dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle forze di Polizia il secondo incontro tra la delegazione di parte pubblica e le rappresentanze sindacali della Polizia di Stato,sul progetto di riorganizzazione dei Reparti Mobili.
All’incontro erano presenti il Vice Capo Vicario della Polizia di Stato, Prefetto Luigi Savina, il Direttore Centrale delle Specialità,Prefetto Roberto Sgalla, il Direttore del Servizio O.P. Dir. Sup. Benedetto Sanna ed il Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali, V.Pref. Maria De Bartolomeis.
Come è noto, dell’esito della prima riunione avevamo fornito ampi dettagli il 6 febbraio u.s. con un precedente documento.
I lavori della seconda riunione sono stati aperti dal Vice Capo Vicario della Polizia, il quale ha ribadito l’intenzione dell’Amministrazione di dare corso ad un progetto di riorganizzazione finalizzato all’efficientamento dei Reparti Mobili in un’ottica dinamica ed attualizzata sulle esigenze reali della società civile.
In tal senso, il Prefetto Savina ha preliminarmente chiarito che, così come richiesto con forza dal Siulp nella riunione precedente, anche per il Reparto Mobile di Napoli, come quelli di Roma e di Milano, sarà prevista la figura del dirigente superiore, mentre per il Reparto Mobile di Cagliari sarà prevista la figura del I dirigente.
Il Direttore Centrale delle Specialità, Prefetto Sgalla è poi entrato nel vivo della tematica, precisando alcune scelte progettuali ed in particolare quella del frazionamento della squadra.
In tal senso ha evidenziato che tale scelta avrà, inizialmente, natura sperimentale ed è circoscritta solo ed esclusivamente alle squadre c.d. di “riserva” nell’intento di conferire efficienza ed efficacia all’azione sul territorio e sarà accompagnata da un’apposita attività addestrativa che si svolgerà presso l’Istituto di formazione di Nettuno.
Il Siulp ha manifestato la propria volontà di concorrere nella realizzazione di un progetto di razionalizzazione e di innovazione purché fondato su basi concrete che coniughi le esigenze dell’Amministrazione e, quindi del territorio, con quelle della salvaguardia dei colleghi.
Per tale ragione ha chiesto di conoscere i criteri di distribuzione dell’organico in relazione ai carichi di lavoro.
E’ stata, altresì ribadita l’importanza dell’impiego del personale secondo le funzioni connesse alla qualifica rivestita nel rispetto degli assetti ordinamentali, soprattutto alla luce del recente riordino delle carrieree nell’ottica di una valorizzazione di ruoli e qualifiche, concordando con l’Amministrazione sull’intendimento di individuare rispettivamente tra gli appartenenti al ruolo dei sovrintendenti i capi squadra, tra quelli del ruolo degli ispettori i capi contingenti, destinando ai funzionari il comando di più contingenti.
Sull’utilizzo del c.d. coefficiente di impiego o di performance ha chiesto di conoscere i criteri e se ciò fa parte di una logica ministeriale o rappresenta, invece, una scelta periferica. Sul punto il Prefetto Sgalla ha precisato che non si tratta di una scelta della Direzione Centrale anche perché ciò comporterebbe una sorta di deminutio della funzione dirigenziale dichiarandosi, tuttavia, disponibile ad un confronto eventuale su tutte le articolazioni comprese nella sua Direzione Centrale.
Sempre sul piano organizzativo il Siulp ha manifestato, ancora una volta, la propria contrarietà in ordine all’ipotesi di una riduzione dell’attività dei nuclei con conseguente accentramento sull’ufficio servizi di compiti, evidenziando le discrasie che una scelta di tal guisa comporterebbe, pur manifestando la propria disponibilità ad un confronto calibrato però su diverse ipotesi in relazione alla tipologia di Reparto.
Ha, poi, evidenziato le proprie perplessità in ordine al frazionamento della squadra in due formazioni da 5 operatori cadauna nonché l’inopportunità dell’impiego dei Reparti in attività di osservazione atteso che a tale compito provvedono già le Questure.
Tuttavia, si è manifestato disponibile ad una sperimentazione purché preceduta da un’apposita attività formativa e da idonee garanzie per il personale.
In conclusione il Siulp, ha chiesto che sia prevista, parallelamente al decreto relativo al progetto di riorganizzazione, una circolare che disciplini in maniera compiuta le modalità di impiego, l’equipaggiamento e la formazione del personale.
Al termine i lavori sono stati aggiornati a data da definire.