ISTITUZIONE NUOVA DIREZIONE CENTRALE CIBERNETICA E POLIZIA SCIENTIFICA. Esito esame congiunto.

ISTITUZIONE NUOVA DIREZIONE CENTRALE CIBERNETICA E POLIZIA SCIENTIFICA. Esito esame congiunto.

Si è svolto, il giorno 10 giugno 2021, l'esame congiunto riguardante lo schema di decreto del Presidente della Repubblica, concernente le modifiche al regolamento recante l'organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale del Ministero dell'Interno adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri l’11 giugno 2019 n.78.

L'incontro si è svolto in video collegamento ed ha visto, per l’Amministrazione, la partecipazione del dott. Caliendo della Dagep, della dott.ssa Ciardi del Servizio della Polizia Postale, del dott. Rinella del servizio di Polizia Scientifica e della Dr.ssa De Bartolomeis quale Direttore delle Relazioni Sindacali.

La disamina ha riguardato lo schema del provvedimento, composto di cinque articoli, analizzando compiutamente l’intervento normativo previsto, mediante l’intervento con la tecnica della novella, sul d.P.C.M. n. 78/2019, con l'intento da parte del legislatore di "allinearne" i contenuti a modifiche normative recentemente intervenute con riguardo agli assetti ordinamentali del Dipartimento della pubblica sicurezza, del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione e del Dipartimento per l'amministrazione generale, per le politiche del personale dell'Amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie.

In particolare l’esame ha riguardato la prima modifica normativa - a cui si da attuazione con l'articolo 1, comma 1 è contenuta nell'art. 240 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che ha disposto l'istituzione, nell'ambito del Dipartimento della pubblica sicurezza, di una nuova Direzione centrale deputata a occuparsi, oltre che del coordinamento delle attività di pertinenza  della  Specialità  della  Polizia  postale  e  delle comunicazioni della Polizia di Stato, anche dei compiti in materia di sicurezza cibernetica demandati al Ministero dell'interno, tra cui quelli attribuiti dal recente decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 133.

Al fine di dare attuazione a tale previsione, l'articolo 1 della bozza del provvedimento inserisce, nel corpo dell'art. 4 del d.P.C.M. n. 78/2019, una disposizione - contenuta nella lettera p-bis) del comma due diretta ad includere, tra gli Uffici di livello dirigenziale generale del Dipartimento della pubblica sicurezza, la nuova Direzione centrale, alla quale, in sostanza, sono affidate tre missioni.

La prima comprende l'intero plesso di funzioni svolte dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni, sinora incardinato nell'ambito della Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato. Tali attribuzioni, in estrema sintesi, comprendono: il coordinamento, anche a fini info-investigativi, delle attività degli uffici della predetta specialità della Polizia postale e delle comunicazioni; b) le funzioni di organo centrale del Ministero dell'Interno per la sicurezza e per la regolarità delle telecomunicazioni stabilite da diverse norme di legge, quali: 1) la protezione delle infrastrutture critiche; 2) la sicurezza cibernetica; 3) il contrasto dei reati di sfruttamento sessuale perpetrati con strumenti informatici o telematici; 4) le attività di prevenzione del terrorismo, contemplate dall'articolo 7-bis, comma 2, del decreto-legge n. 144/2005 e dall'articolo 2 del decreto-legge n. 7/2015.

La seconda missione è inquadrabile nel (CERT) del Ministero dell'interno, che sarà deputato a fornire supporto alle articolazioni del Dicastero per superare incidenti o attacchi informatici riguardanti i rispettivi sistemi e reti. In tal modo, si viene a capitalizzare il cospicuo bagaglio di esperienze e professionalità accumulato dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni, realizzando anche in questo campo un polo di eccellenza, capace di proteggere efficacemente le infrastrutture e le reti del Ministero dell'interno.
La terza missione, invece, che sarà affidata alla Direzione centrale di nuova istituzione riguarda l'assunzione della responsabilità del coordinamento e supporto centrale delle attività di polizia scientifica svolte dagli Uffici della Polizia di Stato. Si tratta di funzioni che sono ereditate dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato (DAC), dove al momento è collocato il Servizio polizia scientifica.

Tale diversa allocazione è motivata dal fatto che le attività di Polizia Scientifica sono dipendenti, in maniera crescente, dal migliore espletamento delle attività info-investigative svolte da Uffici e Reparti della Polizia di Stato a vocazione operativa o, comunque, suscettibili di ricevere incarichi d’indagine.

Il Siulp dopo aver condiviso l’iniziativa dell’istituente nuova articolazione centrale, rimarcando l’avanguardia e l'enorme professionalità delle donne e degli uomini della Polizia di Stato delle due articolazioni interessate, ha analizzato alcune questioni riguardanti il personale.

Infatti, la confluenza dei suddetti plessi organizzativi nella nuova Direzione centrale non potrà determinare nuovi o maggiori oneri finanziari: essa, quindi, sarà attuata secondo il principio per cui "le risorse seguono le funzioni". Conseguentemente, la istituenda Direzione centrale acquisirà, oltre alle funzioni svolte dai menzionati Servizi, anche la relativa provvista di personale e di risorse strumentali.

A tal proposito, l’amministrazione ha precisato che, in questo periodo, la dotazione effettiva del Servizio polizia scientifica è pari a 357 unità, 355 dei quali appartenenti ai diversi ruoli e qualifiche della Polizia di Stato, mentre 2 unità appartengono ai ruoli del personale dell'Amministrazione civile dell'interno. Tale dotazione dovrebbe consentire di sostenere adeguatamente l'esercizio dei compiti demandati a quel Servizio anche nell'ambito della nuova Direzione centrale, che non dovrebbe ricevere altre attribuzioni.

Per quanto concerne, invece, le funzioni in materia di polizia delle comunicazioni e di sicurezza cibernetica, si precisa che la nuova Direzione centrale riceverà in eredità l'intero "blocco" di personale oggi operante nell'ambito del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, attualmente pari a 189 unità, 185 delle quali provengono dai vari ruoli e qualifiche della Polizia di Stato e le altre 4 dai ruoli del personale dell'Amministrazione civile dell'interno.

Il mantenimento di tale livello di dotazione effettiva dovrebbe consentire di assolvere, senza diminuzioni di efficacia, i compiti oggi espletati dal predetto Servizio. Per l'attivazione del Computer Emergency Response Team (CERT) del Ministero dell'interno si provvederà, invece, con l'assegnazione di un contingente di altro personale, che può essere stimato in circa 50 unità, tratto dai vari ruoli della Polizia di Stato.

Il Siulp ha chiesto di precisare le varie qualifiche di questi colleghi e il numero preciso.

L’amministrazione si è riservata, a tal proposito, di individuare in seguito le qualifiche precisando che tale numero sarà determinato, con opportune riallocazioni di risorse, nell'ambito della dotazione effettiva di personale in servizio presso il Dipartimento della pubblica sicurezza.

In sostanza, la Direzione centrale della Polizia scientifica e della sicurezza cibernetica avrà circa 600 unità, dotazione che secondo l'Amministrazione sarebbe adeguata alla missione a essa affidata.

La Direzione centrale in parola sarà guidata da un dirigente generale della Polizia di Stato. Per quanto concerne la compensazione delle posizioni dirigenziali connesse alla realizzazione dell'intervento, è stato rappresentato che, nel rispetto delle previsioni di cui all'articolo 110 del D.M. 6 febbraio 2020, il Servizio polizia postale e delle comunicazioni cesserà, quindi, di essere un'articolazione della Direzione centrale delle specialità e sarà incardinato nell'istituenda Direzione centrale, mantenendo la struttura organizzativa e la dotazione organica dirigenziale in questo momento prevista. Sarà investito un dirigente superiore della carriera dei funzionari della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia, mentre alle quattro divisioni in cui si articola il Servizio, saranno preposti tre primi dirigenti della carriera dei funzionari della Polizia di Stato che espletano funzioni di polizia e un primo dirigente della carriera dei funzionari tecnici di polizia.

Analogamente, il Servizio polizia scientifica manterrà la configurazione di cui all'articolo 107 del D.M. 6 febbraio 2020, passando dalle dipendenze della Direzione centrale anticrimine a quelle dell’istituenda Direzione centrale. Lo stesso Servizio sarà guidato da un dirigente superiore della carriera dei funzionari della Polizia di Stato che espletano funzioni di polizia, mentre alle quattro divisioni in cui si articola il Servizio saranno proposti due primi dirigenti della carriera dei funzionari della Polizia di Stato che espletano funzioni di polizia e due primi dirigenti della carriera dei funzionari tecnici di polizia.

Per  quanto  riguarda infine il CERT, di nuova istituzione, che costituirà un'altra articolazione dell istituenda Direzione centrale, è stato comunicato che sarà diretto da un dirigente superiore appartenente al ruolo dei funzionari della Polizia di Stato e che ad esso saranno assegnati un altro dirigente superiore della medesima carriera e due primi dirigenti della Polizia di Stato da preporre alle due divisioni. Il Siulp ha rimarcato, instancabilmente, ancora la necessità di individuare, nel modo migliore, per la dinamicità anche della struttura, i ruoli che comporranno le varie articolazioni. E’ stato altresì chiesto di precisare gli eventuali carichi di lavoro che, inevitabilmente, ricadranno sul territorio e l’individuazione dei posti di funzione alla luce della nascente nuova articolazione centrale.

Continuando è stato chiesto di sapere l'esatto termine entro il quale dovrebbe verificarsi lo spostamento dei due rami, postale e scientifica, nella struttura individuata. L'amministrazione ha indicato che per quanto concerne i profili di ordine logistico sono già previste adeguate coperture finanziarie per l'allestimento del CERT (complessivi 3,2 milioni di euro nel periodo 2019-2021, autorizzati dall'art. 1, comma 19, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105), mentre sarebbe stato individuato, nell'ambito del complesso del Commissariato di pubblica sicurezza "Spinaceto" di Roma, i locali per la sede provvisoria della struttura in argomento. Per la realizzazione della sede definitiva della Direzione centrale per la polizia scientifica e la sicurezza cibernetica, da collocarsi presso la struttura del Dipartimento della pubblica sicurezza sita in Roma, via Tommaso Campanella, e stato già previsto uno stanziamento ad hoc pari a 8 milioni di euro, in virtù del rifinanziamento del fondo di cui all'art. 1, comma 140, della legge n. 232/ 2016, previsto dall'art. 1, comma 1072, della legge n. 205/ 2017. Ha precisato, inoltre, che al momento non sarebbe previsto lo spostamento della sede lavorativa del personale ora in forza. L’Amministrazione si è riservata nuove e diverse comunicazioni concernenti sia l’evoluzione del decreto in questione sia dell'intero progetto.

Seguiranno ulteriori comunicazioni rispetto all’evoluzione della vicenda.

La Segreteria Nazionale

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